Introduzione: La lombalgia rappresenta una delle cause più frequenti di consultazione del medico di medicina generale (MMG). Scopo del presente studio è analizzare la gestione terapeutica della lombalgia, in relazione all’intensità del dolore, nel setting assistenziale della medicina generale e di valutare il suo impatto sulla qualità della vita del paziente.
Metodi: Dalle cartelle cliniche computerizzate di 65 MMG, tutti operanti nella provincia di Salerno, sono stati estratti i dati relativi a soggetti non oncologici affetti da lombalgia o sciatica, con età superiore a 18 anni, che hanno consultato il MMG nel periodo compreso tra il 1° febbraio 2015 e il 31 gennaio 2016. L’intensità del dolore e la qualità della vita sono state riportate usando la scala numerica 0-10 (NRS) e gli strumenti EQ-5D, rispettivamente. Risultati. Sono stati identificati 2555 soggetti: il 28,7% riportava dolore lieve (NRS 0-3), 55,6% dolore moderato (NRS 4-6) e 15,7% dolore severo (NRS 7-10). Solo il 35% dei pazienti riceveva una prescrizione per la terapia del dolore (24,5% nel dolore lieve, 34,1% nel dolore moderato e 57,1% nel dolore severo); i farmaci antinfiammatori non steroidei in monoterapia erano la categoria terapeutica più prescritta indipendentemente dall’intensità del dolore (61,1% nel dolore lieve, 65,1% nel dolore moderato e 57,6% nel dolore severo, p=0,099), seguiti dagli oppioidi forti (17,2%, 15,3% e 24,5%, p=0,011).
Complessivamente, il valore medio dell’utilità EQ-5D era 0,44 (0,61 nel dolore lieve, 0,47 nel dolore moderato, 0,22 nel dolore severo).
Conclusioni. I risultati di questo studio evidenziano che la lombalgia è una condizione altamente invalidante, probabilmente ancora sottotrattata o trattata inadeguatamente dal MMG.
Parole chiave: Cure primarie, dolore cronico, FANS, lombalgia, oppioidi, terapia antalgica.